Il fenomeno del cuneo salino si genera negli ambienti prossimi alle coste. Si mostra perché l’acqua marina ad alto contenuto di sale entra nella falda acquifera continentale procedendo fino a distanze che talvolta possono essere importanti. Questo evento straordinario è fonte di  importanti problematiche che possono mettere in difficoltà i sistemi di approvvigionamento idrico sia legati all’agricoltura sia legati al consumo umano.
 
Tecnopenta è da sempre al fianco di grosse realtà legate alla gestione delle risorse idriche, attraverso l’installazione e la manutenzione di sistemi di monitoraggio automatico di parametri come la conducibilità e il livello di fiumi e canali.  L’installazione di sensoristica di questo tipo può essere difficoltosa.  Il primo punto di cui tenere conto è il luogo di installazione. Generalmente si tende ad installare le sonde immerse in anse o piccole rientranze delle sponde. In questo modo viene offerta una protezione in caso di piene o in caso di rischi di urto con materiale trasportato dalla corrente. Bisogna però fare attenzione perché l’acqua non deve essere troppo soggetta al ristagno, in quanto i parametri chimici e fisici nel punto di installazione potrebbero non subire gli stessi cambiamenti del resto del volume di interesse.  La seconda cosa da valutare è come proteggere al meglio le sonde. La sensoristica per poter misurare correttamente deve essere immersa e un corpo immerso in una corrente fluida che varia nel tempo può essere soggetto a molti problemi, ad esempio potrebbe subire urti oppure muoversi eccessivamente danneggiandosi. Un terzo problema è la necessità di accedere ai dati in modo facile e veloce. Il che rende necessario valutare molto bene le richieste energetiche delle apparecchiature in quanto spesso i luoghi di installazione sono remoti e non serviti dalla rete elettrica nazionale.  

Durante il mese di Agosto 2022 , in un periodo particolarmente siccitoso, Tecnopenta ha installato la prima parte di un sistema di monitoraggio molto più ampio che coinvolge i più grandi fiumi dell’area veneta.  

In particolare sono stati installati tre sistemi automatici di rilevamento della conducibilità dislocati su un unico corso d’acqua naturale e a varie distanze dalla foce.  

Gli argini nei punti di installazione non presentavano strutture utilizzabili al montaggio dei misuratori, sono quindi stati messi in posa sull’argine dei tubi in acciaio inox della lunghezza di circa 4 m che uniscono la golena all’acqua del fiume. Le tubazioni in questione scendono nel fiume con una inclinazione variabile a seconda del caso ma consentono di installare in modo sicuro la sonda fino ad una certa profondità. Le pareti dei tubi sono state forate opportunamente per permettere il passaggio dell’acqua e assicurare una misura pertinente.

Il compito di leggere, interpretare e memorizzare i dati misurati dai sensori di conducibilità è affidato ad una data logger FlexLog appositamente equipaggiato per svolgere al meglio il compito affidatogli.

In questa versione infatti il consumo di energia elettrica è minimo e l’alimentazione è assicurata da una batteria ricaricata da un pannello solare di piccole dimensioni (potenza 5 o 10 Watt a seconda delle caratteristiche di esposizione).
 

Le elettroniche sono protette da una scatola IP67 chiusa a chiave che poi è agganciata ad un palo cementato sull’argine

 

Le sonde installate sono costruite in acciaio e PVC ed hanno la possibilità di essere calibrate con due range, 80 mS e 8 mS. Nel caso specifico è stato scelto il range 8 mS. Il diametro della sonda è circa 60 mm ed è studiata per operare correttamente in immersione. Il cavo di collegamento ha la guaina in poliuretano ad alta resistenza al taglio e agli attacchi chimici, al suo interno inoltre è ospitata un’anima in kevlar che ne assicura la tenuta meccanica.

I dati vengono sia memorizzati in locale su una scheda SD estraibile, sia inviati su una piattaforma web dove vengono elaborati e messi su grafico. È possibile impostare delle soglie di allarme su tutti i valori acquisiti incluso il voltaggio dalla batteria. In questo caso viene memorizzato un dato ogni 15 minuti e la spedizione sulla piattaforma web avviene ogni 30 minuti.
 

Sulla piattaforma web METRA è stato creato un apposito spazio dedicato ai dati misurati con il posizionamento GPS delle stazioni di misura. L’accesso avviene attraverso un profilo di tipo amministratore che consente la creazione di sotto utenti anche a privilegi controllati. 

Il lavoro viene completato da un contratto di manutenzione pluriennale che prevede uscite di personale qualificato e competente.

Durante le operazioni di manutenzione viene controllato lo stato delle elettroniche e delle sonde, vengono scaricati i dati delle memorie locali, vengono controllate le batterie e i pannelli solari.

È prevista anche una calibrazione mediante l’utilizzo di soluzioni campione certificate a conducibilità nota.